Dolci Siciliani, Gelati, Granite, Pasticceria Artigianale Siciliana, Sicilia
Tutto Gelato: Intervista a Dario Condorelli di Nevaroli ad Acireale
Dario Condorelli è presidente della neonata Associazione Maestri della Granita Acese e titolare della gelateria I Nevaroli di Acireale, che si è aggiudicata con Riccardo Trovato il 1° posto al concorso Il Gelateneo Cattabriga, dedicato al gelato alla crema. Nell’intervista che la rivista Tutto Gelato ha dedicato a settembre del 2017 a Dario Condorelli di Nevaroli, egli ci conferma che “la granita acese si fa tutto l’anno. Dico acese perché ritengo la granita di Acireale un’evoluzione di quella siciliana. Qui è diventata un’arte e ha ottenuto negli anni una sua identità, differenziandosi dalle altre produzioni, quasi divenendo un vero brand. Del resto la granita non è solo un prodotto, è un rito dietro al quale ci sono storie, socializzazione, economia e soprattutto ricordi. Quindi c’è un’esperienza ormai radicata nel consumatore. Tutto ciò fa sì che qui sia ormai normale trovarla anche a Natale.
Destagionalizzare ed esportare questo rito non è cosa facile, ma neppure impossibile. Credo che il segreto, forse neppure così segreto, stia non tanto nella capacità di esportare una ricetta, ma di saperla raccontare, di saper far rivivere il rito, di innescare i primi ‘ricordi’ in consumatori abituati alle coppe gelato, ma non a consumare una granita e una brioche o panino, imprescindibili e necessariamente di qualità, alle 7 del mattino così come alle 14 o all’una di notte”, conclude con convinzione. Ha imparato da piccolo a spremere i limoni, con cui si faceva poi la granita, Giuseppe Arena, figlio d’arte nel negozio del nonno e poi del padre in zona Ganzirri, e ora titolare insieme alla moglie Rosaria Inferrera della Gelateria Bar Export nel centro di Messina.
Oltre ad apprendere l’arte di preparare gelati e granite, si è perfezionato seguendo i corsi di Luca Caviezel, ma da bravo messinese ci descrive la granita che si fa nella sua città, con una grana ine rispetto a Palermo e servita nel bicchiere fra i -7 e -9°C.
Poi c’è il rito di inzuppare la brioche nella “mezza con panna”, cioè di cercare il caffè con la prima cucchiaiata, con la seconda la panna e con la terza di mischiare i due ingredienti per poi intingere la brioche. Un vero rito, che può avvenire la mattina a colazione, a pranzo e anche sul tardi, come cena. Lo sa bene Giuseppe, che ha trascorso una vita dietro il banco ed ha appena conquistato il 3° posto al concorso Granita dell’Anno ad Acireale.
“Da noi la manteniamo tutto l’anno o quasi. Certo, d’estate abbiamo più gusti, una dozzina fra limone, caffè, ciliegia, pesca, albicocca, fragola, mandarino, mandorle, cioccolato…”. Una precisazione sui tipi di cioccolato che utilizza, da Icam a Calleabut e Domori. Le granite per lui non sono soltanto dolci ma anche salate, come quelle con pomodorino e basilico, e alcoliche come quelle al Mojito, realizzate con il collega padovano Antonio Mezzalira.
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