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I dolci siciliani del Carnevale di Acireale
Il Carnevale di Acireale è considerato uno dei più belli ed antichi della Sicilia e le sue origini risalgono alla fine del 16° secolo. Antiche sono anche le origini del nome Acireale che sembra sia stato attribuito alla cittadina soltanto nel 1642 da Filippo IV di Spagna. Le sue origini si collegano infatti alla mitologia greca secondo cui soggiornava in questo luogo una divinità chiamata Aci, un pastore di cui Galatea era innamorata. Purtroppo anche Polifemo amava Galatea e decise di eliminare Aci schiacciandolo sotto un masso. Dal sangue di Aci si creò un fiume chiamato Akis dai greci, Jachium dai bizantini, Al Yag con gli arabi e Aci d’Aquilia con gli spagnoli.
Ma Acireale e il suo Carnevale, di origini antichissime, rinnovano la tradizione delle maschere e dei carri allegorici ogni anno fino ai nostri giorni e associano al periodo carnascialesco anche prelibati dolci siciliani da non perdere se si viene in vacanza nella cittadina etnea.
Dunque insieme a sfilate di carri allegorici, bande musicali e gruppi di bambini ed adulti mascherati, eventi importanti, sia musicali che artistici in generale, sono i dolci ad essere protagonisti del Carnevale di Acireale. Ci sono le Sfingi o Sfinci, dolci fritti a base di acqua, farina e lievito con varianti che aggiungono farina zuccherata, cioccolata, zucchero o miele.
Ci sono le tradizionali chiacchiere di Carnevale o fascette di pasta frolla con variazioni nel gusto e nella cottura, fritta o al forno e, infine, c’è anche la Pignolata, tipica del messinese ma consumata anche ad Acireale nel periodo di Carnevale. Si tratta di palline di pasta fritti e ricoperti di miele e zuccherini colorati o, in alternativa, ricoperti di glassa bianca e al cioccolato fondente.
Il Carnevale di Acireale merita di essere vissuto e gustato!
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